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2010-08-29, 07:30 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2010-09-26, 21:17 da Max Fritz.) «Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima» (Einstein)
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2010-08-29, 10:12 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2010-08-29, 10:13 da Max Fritz.) Beh... io non credo proprio che l'atomo di torio possa perdere la sua radioattività... almeno che non decada.
E fin quando conservi composti/leghe di Th solo per collezionismo... magari te la puoi anche cavare, ma se vuoi lavorarci per fare delle estrazioni ti vedo in serio pericolo.
Non conosco molti dati specifici circa la pericolosità di Th, ma per il forum ci sono già molte informazioni sulla chimica degli elementi radioattivi e ne puoi dedurre quanto sia sconveniente lavorarci.
Ti posso dire che il torio si ottiene allo stato metallico dalla riduzione del tetracloruro con Na, dell'ossido (ThO2) con Ca e dall'elettrolisi di KThF5 (metodi citati dal Brauer).
Per finire ecco le sue caratteristiche:
Thorium: Gray powder, solid similar to platinum. Relatively soft and
ductile; these properties are unaffected by the presence of small
quantities of oxide. M.p. 1830°C; dll.7. Crystal structure: type Al.
Hardly or not at all attacked by dilute acids (including hydrofluoric);
dissolves readily in fuming hydrochloric acid and especially
in aqua regia. Resistant to strong bases.
Il tungsteno è invece preparato per riduzione dell'ossido (WO3) con idrogeno, zinco o magnesio (io ho provato l'ultimo di questi metodi). Questi sono sempre i metodi citati dal Brauer...
Ecco le caratteristiche per W:
Tungsten powder is gray to black, depending on particle size;
the solid exhibits a light gray, lustrous surface. M.p. ~3650°C,
b.p. > 5000°C (calculated from the vapor pressure curve); d 19.3.
Hardness 4.5-8, depending on the history. Crystal structure: A 2
type.
Alla fine direi che W dovrebbe essere più resistente del torio... e potrebbe funzionare un attacco con HCl fumante a caldo per solubilizzare solo Th.
Invece, parlando "in pratica", ti sconsiglio fortemente di operare con Th, suoi sali e/o sue leghe...
se pensi alla solubilizzazione in HCl conc... e qualche bolla di H porta su schizzi di miscela contenenti Th e ti finiscono sul camice, sulla pelle o peggio ancora li respiri??? Evitiamo...
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Ti ringrazio per le avvertenze...purtroppo quello del torio è un inconveniente in quanto era mia intenzione lavorare col W, e cercando in rete l'unica fonte più accessibile erano gli elettrodi che presentano questa dannata radioattività del torio

. Seguirò di buon grado il tuo consiglio di evitare...nella speranza di trovare qualche altra fonte di tungsteno.
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E le buone vecchie lampadine? xD
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Hai detto bene... vecchie!! Ora non usano più il W nei filamenti.
Ecco, questo proprio non lo sapevo xD
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Ciao, esistono anche elettrodi non toriati! Comunque l'estrazione e facile, usando h2o2 al36% a caldo sciogli il w lasciando il Tho2 che
precipita! Ovviamente qualsiasi sale di torio è radioattivo!
Ciao
Chef.
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2010-08-29, 21:33 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2010-08-29, 21:34 da Max Fritz.) Ma non precipita anche WO3?? Avresti una miscela di ossidi... :S
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Se ti dico che non ho mai sento il "WO3" mi banni?

Seriamente, sono curiosissimo di sapere cos'è
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E' triossido di tungsteno... o anidride tungstica (o triossido di wolframio o anidride wolframica).
Ho messo una sintesi in inorganica che lo utilizza
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