
Buonasera a tutti. Per festeggiare allegramente il Natale, sono partito già da questo pomeriggio a fare qualche esperimento con "i nuovi acquisti". Parliamo di un elemento non conosciutissimo nella vita comune, che riveste qualche ruolo molto limitato a livello biologico. Come metallo di transizione è abbastanza resistente alla corrosione, ha una densità di 6g/cm^2 ed è utilizzato principalmente nella produzione di leghe metalliche. In chimica riveste un ruolo interessante, in quanto capace di presentarsi in molti stati di ossidazione. Il più comunemente utilizzato è quasi sicuramente V(IV), che si presenta da giallino chiaro (vanadati) a rosso (V2O5). I composti di V5+ sono molto tossici e, come si può dedurre, fortemente ossidanti. Propongo di iniziare con una foto del metallo, 10g di vanadio in trucioli, per poi andare direttamente all'esperimento:
Reagenti:
-NH4VO3
-H2SO4 conc.
-HCl 20% ca.
-Zn granuli o polvere
-Acqua distillata
Procedura seguita:
Sono partito dal vanadato d'ammonio (1g nel cristallizzatore) :
Il grammo è stato sciolto in 200ml di acqua distillata posta in un cilindro su agitatore, e il vanadato è stato tenuto in sospensione per dieci minuti.
A questo punto sono stati aggiunti 2ml di acido solforico concentrato. Questo libera lo ione vanadato giallo, facendo precipitare anche un po' di V2O5 in polvere rossa:
Dunque si aggiungono alcuni grammi di polvere di zinco, seguiti da 20ml circa di acido cloridrico a media concentrazione; il vanadio incomincia ad essere ridotto a V(IV) azzurro (ricordo, ad esempio, il vanadile solfato, di colore azzurro intenso e formula VOSO4). Siccome inizialmente la riduzione è solo parziale, ci sarà una breve fase transitoria di colore verde;
Ho dunque aggiunto altri 50ml circa di acido cloridrico alla stessa concentrazione; se dovesse essere necessario aggiungere anche altro zinco, notando il cambiamento di colore a verde chiaro, tipico del V(III):
Lasciando la soluzione a riposo per un ulteriore mezz'ora, il vanadio si riduce al suo più basso stato di ossidazione noto, V(II), di colore viola:
Termino qui con questo interessante elemento, accogliendo volentieri eventuali critiche o proposte di lavoro. Avrei intenzione di farci anche qualche sintesi, se avete da suggerire sarà tutto gradito
Fonti:
-"Il luna park della chimica" - Roesky Herbert W., Mockel Klaus
Reagenti:
-NH4VO3
-H2SO4 conc.
-HCl 20% ca.
-Zn granuli o polvere
-Acqua distillata
Procedura seguita:
Sono partito dal vanadato d'ammonio (1g nel cristallizzatore) :
Il grammo è stato sciolto in 200ml di acqua distillata posta in un cilindro su agitatore, e il vanadato è stato tenuto in sospensione per dieci minuti.
A questo punto sono stati aggiunti 2ml di acido solforico concentrato. Questo libera lo ione vanadato giallo, facendo precipitare anche un po' di V2O5 in polvere rossa:
Dunque si aggiungono alcuni grammi di polvere di zinco, seguiti da 20ml circa di acido cloridrico a media concentrazione; il vanadio incomincia ad essere ridotto a V(IV) azzurro (ricordo, ad esempio, il vanadile solfato, di colore azzurro intenso e formula VOSO4). Siccome inizialmente la riduzione è solo parziale, ci sarà una breve fase transitoria di colore verde;
Ho dunque aggiunto altri 50ml circa di acido cloridrico alla stessa concentrazione; se dovesse essere necessario aggiungere anche altro zinco, notando il cambiamento di colore a verde chiaro, tipico del V(III):
Lasciando la soluzione a riposo per un ulteriore mezz'ora, il vanadio si riduce al suo più basso stato di ossidazione noto, V(II), di colore viola:
Termino qui con questo interessante elemento, accogliendo volentieri eventuali critiche o proposte di lavoro. Avrei intenzione di farci anche qualche sintesi, se avete da suggerire sarà tutto gradito

Fonti:
-"Il luna park della chimica" - Roesky Herbert W., Mockel Klaus