Allora raga ciao a tutti ho approfondito la questione per favore aiutatemiii. Io non sono sono un ingeniere ma un medico piediatra appassionato di chimica e di ingegneria.
Ho verificato sul Perry’s Handbook e sul McCabe
Unit Operations of Chemical Enginnering che sono gli unici libri che ho sulla cosa.
I ventilatori innansitutto sono macchinari in grado di soffiare aria creando una lieve differenza di pressione in ordine di 0,01-0,1 atmosfere. Si distinguono dai compressori che invece creano delta P molto più elevati.
Per i ventilatori vale l approssimazione del fluido incomprimibile, per i compressori no. Se il fluido è un liquido si hanno le pompe.
I tipi più utilizzati di ventilatori sono quello assiale e quello centrigìfugo. Il 1° è quello domestico per l’estate, il 2° è adoperato negli impianti industriali.
Le equazioni di progetto sono piuttosto conplicate, ma riporto un interessante articolo per il tipo ASSIALE:
Design of an Axial Flow Fan.pdf (Dimensione: 577.48 KB / Download: 150)
Riuscite ora voi a capire perché la differenza di pressione si sente davanti (il tipico “soffio”) e non dietro? Per la conservazione della quantita di moto dietro si dovrebbe percepire l’aspirazione perche la pressione è minore o no??
Dipende a mio giudizio dalla forma e dall’inclinazione delle pale di ventilazione. L’aria è soffiata assialmente, ma aspirata sia assialmente che radialmente, rendendo meno percepibile la differenza di pressione sulla parte posteriore ( quella "di aspirazione"). o no??
Qui invece qualche nozione da
Unit Operation of Chemical Engineering sui ventilatori di tipo CENTRIFUGO:
Grazie a tutti
![[Infiammabile] [Infiammabile]](https://www.myttex.net/forum/images_custom/ghs/infiammabile.png)
PS Luigi mi impegno a scrivere in italiano ma sono Andreocano. Scusimi molto.