attacco solfonitrico
Buonasera, ho un dubbio su questo paragrafo:
"L'operazione analitica iniziale è la dissoluzione in opportuno solvente [ovvero che tipo di solvente?] del campione, se è solido. Prima ancora di questo [ovvero prima dell'attacco solfonitrico?], però, è necessario procedere alla ricerca di alcune sostanze che, se presenti, disturbano talmente da dover essere eliminate preventivamente. Si tratta di: - cianocomplessi (formano composti poco solubili e/o intensamente colorati con numerosi cationi); - silice e silicati . "
L'eliminazione delle interferenze dei cianocomplessi e dei silicati va effettuata prima dell'attacco solfonitrico?
Grazie
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Come ho già scritto nell'altra discussione, io non partirei da un attacco solfonitrico per eseguire la sistematica dei cationi.
Se proprio lo si vuole fare, il procedimento che farei è il seguente:

   
Ciao
Luisa

Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”;
il che, la vita lo insegna, è diverso dall’avere “imparato una cosa”.
(Primo Levi)


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Rosa
Ma quindi con questo "prima" si intende dire "prima dell'attacco solfonitrico" ?Quindi prima di fare quello che lei ha scritto nello schema elimino tutte le possibili interferenze (ammesso che si segua la procedura del prof)?
"Prima ancora di questo [ovvero prima dell'attacco solfonitrico?], però, è necessario procedere alla ricerca di alcune sostanze che, se presenti, disturbano talmente da dover essere eliminate preventivamente. Si tratta di:
 - cianocomplessi (formano composti poco solubili e/o intensamente colorati con numerosi cationi);
 - silice e silicati .
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Direi di si, ma mettere insieme l'insalatone di procedimenti che mi hai inviato in privato non è semplice. L'esame che devi sostenere è formato da una prova pratica e da una orale???
Ciao
Luisa

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Rosa
La parte pratica l'abbiamo fatta come esercitazione senza voto, la famosa prova incognita (se vuole le dico come è andata) e infine mi manca l'orale in cui il prof chiede domande quali "come separi la miscela di Fe,Pb,Al?per esempio"

Se Lei dice che non è semplice allora non era solo una mia impressione :-( anche perché chiedere al prof era inutile: cominciava a rileggere di nuovo quando gli si chiedeva un chiarimento. Abbiamo imparato a leggere...
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Dimmi pure il risultato della prova incognita, sono curiosa.

Una miscela intesa come:
- soluzione acquosa dei tre cationi
oppure:
- miscuglio solido di tre composti dei tre cationi in cui devi ricercare tu anche gli anioni???

L'approccio è diverso nei due casi.
Ciao
Luisa

Dal laboratorio se ne usciva ogni sera, e più acutamente a fine corso, con la sensazione di avere “imparato a fare una cosa”;
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Rosa
Penso sia un miscuglio solido ma come cambia l'approccio?

Ot: le scrivo in privato il risultati della prova
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Se si tratta di una soluzione acquosa dei tre cationi significa che gli anioni (senza tirar fuori anioni strani e particolari) possono essere solo acetato e/o nitrato perché entrambi formano composti solubili in acqua con i tre cationi.
Per la separazione ed identificazione dei tre cationi io procederei nel seguente modo:

   

Se invece si tratta di un miscuglio solido di composti bisogna dapprima verificare la sua solubilità in acqua a freddo e a caldo, in HNO3 a freddo e a caldo, in acqua regia e trarre le dovute conclusioni in base ai risultati che si ottengono.
Se il miscuglio solido è solubile in acqua a freddo puoi avere solo acetati e/o nitrati dei tre cationi, quindi il procedimento è uguale al precedente.
Se è insolubile in acqua a freddo ma solubile in acqua a caldo potrebbero essere presenti cloruri e/o bromuri e/o ioduri che formano con il Pb2+ composti poco solubili in acqua a freddo ma solubili a caldo.
Se è insolubile in acqua ma solubile in HNO3 a freddo possono essere presenti tutti o qualcuno degli anioni derivanti da un acido debole che formano composti poco solubili in acqua con i tre caltioni.
E così via...
Prova tu a progettare un possibile schema di lavoro.
Ciao
Luisa

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Rosa
Grazie prima mi occorre studiare ben quello che mi ha spiegato ieri e oggi così evito di sparare la prima cosa che mi viene in mente
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Lo so che La sto stressando ma mi chiedevo: questo attacco solfonitrico non è necessario ? Se parto da una miscela nota Al,Fe, Pb ammettiamo a che serve che mi complico con l'attacco solfonitrico? Aggiungo H2O a freddo poi a caldo, poi proseguo con l'attacco cloridrico in base alle conclusioni ?

Ma tanto se già conosco di che cosa è fatta la miscela perché devo complicarmi con l'attacco solfonitrico se tanto le interferenze ammetto che non ci siano, so che ci sono Al,Pb, Fe è inutile che mi vado a complicare no?
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