d-cicloserina, il farmaco che rende più intelligenti

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quimico

2015-12-18 09:55

Ovviamente il titolo è un'esagerazione ma pare che secondo recenti studi sarebbe in grado di aumentare le capacità di apprendimento. Non è ancora chiaro il meccanismo di funzionamento e alcuni dati si sono rivelati contrastanti, tuttavia è stata evidenziato un aumento dell’attività della corteccia visiva primaria, dopo la somministrazione della d-cicloserina.

La cicloserina (4-ammino-3-isossazolidinone) è un derivato ammino acidico con una struttura insolita. È un solido incolore che viene prodotto da alcuni batteri. In passato è stato un farmaco venduto sotto il marchio Seromycin. È un antibiotico efficace contro il Mycobacterium tuberculosis.

È nella Lista delle Medicine Essenziali secondo l'OMS, le più importanti medicazioni necessarie in un sistema sanitario di base.

Il nome cicloserina può trarre in inganno: non ha struttura simile alla serina, ha atomi diversi; oltre ad avere different struttura.

Per idrolisi si scinde in idrossilammina e D-Serina; è stabile in condizioni basiche, con la maggiore stabilità ad un pH = 11,5.

Qui http://www.pnas.org/content/112/50/15331.abstract si riporta lo studio di cui sopra. Sinceramente io non credo che si possa diventare più intelligenti con una pillola, certo potrebbe migliorare qualcosa a livello cerebrale... Infatti mi pare aumenti la segnalazione ad un recettore, glutamate N-methyl-D-aspartate receptor (NMDAR) potenziando la memoria a lungo termine. Ma non è che assumendo una pillola di colpo uno diventa super intelligente. Sembra la trama di un film tipo Limitless.

Che ne pensate?

Beefcotto87

2015-12-18 10:17

Sai cosa ti dico? Di sicuro scordiamoci cose come film, supereroi, ecc... A parte il concetto di intelligenza, basti pensare a come lo studio sia inficiato, pesantemente, da ben altri fattori, non solo dalla nostra plasticità mentale: stati di ansia, la fame, la sonnolenza, l'abuso di alcol possono inficiare notevolmente in maniera negativa, così come stati di calma e serenità, un buon sonno o un pranzo leggero possono aumentare di molto le nostre capacità di comprensione e memorizzazione, ma questo cosa vuol dire? Vuol dire che sono molte le piccole cose che possono variare ogni singola nostra capacità, quindi non do per scontato che non si possa usare meglio, tramite qualche sostanza, anche la nostra intelligenza.

quimico

2015-12-18 10:34

Usare meglio ci sta. Ma non magicamente boostarsi l'intelligenza con una assunzione di una sostanza, di qualsiasi tipo essa sia.

Sicuramente i fattori in gioco sono molti e non si possono ridurre ad una casistica fatta alla cavolo. Sicuramente l'allenamento, il vivere sano... incidono non poco sulla nostra mente.

Beefcotto87

2015-12-18 10:55

Si si, ci sono infinite variabili, al massimo riconducibili a tre classi: positive, negative e indifferenti, ma lo è solo per comodità di raggruppamento...

luigi_67

2015-12-18 11:12

quimico ha scritto:

Usare meglio ci sta. Ma non magicamente boostarsi l'intelligenza con una assunzione di una sostanza, di qualsiasi tipo essa sia.

Sicuramente i fattori in gioco sono molti e non si possono ridurre ad una casistica fatta alla cavolo. Sicuramente l'allenamento, il vivere sano... incidono non poco sulla nostra mente.

Beh, già i latini dicevano "mens sana in corpore sano", evidentemente un fattore di benessere fisico generale aiuta già molto.... magari la molecola in oggetto qualcosa farà pure ma come è stato detto, miriadi di altri fattori possono influenzare il "rendimento celebrale", passatemi il termine, e non è facile quindi "isolare" la sua azione e capire quanto e in che misura essa possa contribuire.

Un saluto

Luigi

LegiiT

2015-12-18 14:50

Sono d'accordo con voi: se l'effetto del farmaco risulta essere così blando, il discorso è questo. Ma se il meccanismo di questa azione è stato in qualche modo reso più chiaro, forse allora studiandolo si potrebbe arrivare a qualcosa di più "Limitless" (etica a parte)