2015-10-06, 23:31 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 2015-10-07, 15:51 da (Alfredo). Motivo modifica: Link a Siti di streaming non permesso)
Trama
All'inizio del XVIII secolo il cartografo Jonathan Green intraprende un viaggio scientifico che dall'Europa lo conduce verso l'Oriente. Dopo aver attraversato la Transilvania e superato i Carpazi, si ritrova in un piccolo villaggio perso tra i boschi e circondato dalla nebbia. Le persone che lì vivono non somigliano a nessun altro popolo conosciuto e hanno scavato un profondo fossato che, secondo le loro convinzioni, li isolerebbe dal resto del mondo salvandoli dal male. Ignorano però che il male è già insito tra loro e che è in attesa dell'occasione giusta per venire fuori...
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Due ore e 10 minuti di un bel film (VM 12 anni) dalla meravigliosa atmosfera gotica, ma anche simpatico, strampalato e, per fortuna, lontano anni luce dalle stronzate "vampiresche" o "licantropesche" di teenagers fotomodelli che si trasformano per combattere fra loro a colpi di kung-fu ed "inzuppare il biscottino" nel finale, o roba simile.
Il genere è avventuroso, molto originale, forse un po' riconducibile allo stile di Sam Raimi "La casa 2" con Bruce Campbell per protagonista, ma in questo caso siamo un bel paio di gradini sopra su ogni aspetto (il film è del 2015). Anche la trama, affatto scontata, induce nel finale a delle riflessioni inattese. Un film che non è per tutti, dato che passare due ore a leggere i sottotitoli (all'inizio ci sono un paio di errori di grammatica) con dialoghi originali in russo è impegnativo e da' l'idea che la trama avanzi col freno a mano tirato. In realtà, l'idioma incomprensibile di quei cosacchi smandrappati e sempre alticci, fa davvero apprezzare maggiormente il film, anzi forse è essenziale.
Quindi niente bambocci/top-model/arti marziali, niente horror pauroso e niente splatter. Questo film è politicamente corretto, quasi fiabesco, va visto con animo sereno e fiducioso, gustandone tranquillamente l'atmosfera e gli strambi eventi vissuti dal protagonista (assieme all'acquavite di cui nessuno si priva).
Tirando le somme, si ammetterà d'aver visto un bel film, a cui dare più di una morale.