Determinazione dell'azoto ammoniacalePer azoto ammoniacale si intende quello presente nei composti che contengono lo ione ammonio.
Lo ione ammonio NH4+ è un acido troppo debole (Ka = 5,6·10^-10) per essere titolato con metodo diretto con una soluzione a titolo noto di una base forte, tipo NaOH; al contrario la sua base coniugata NH3 (Kb = 1,8·10^-5) soddisfa i requisiti di titolabilità e viene titolata con una retrotitolazione.
Il metodo Kjeldahl per la determinazione dell'azoto ammoniacale consiste nel porre una massa di campione pesata e sciolta in un piccolo volume di acqua in un pallone Kjeldahl, detto "a pera" e qualche goccia di fenolftaleina, e montare tutta l'apparecchiatura per la distillazione:
![[Immagine: 05CL0050.jpg]](https://www.colaver.it/media/catalog/product/cache/1/small_image/a4e40ebdc3e371adff845072e1c73f37/0/5/05CL0050.jpg)
Nell'imbuto di carico posto sopra al pallone Kjeldahl si mette una soluzione di NaOH al 30% in peso, mentre nella beuta in cui si raccoglie il distillato si pone un volume noto ed in eccesso rispetto all'azoto ammoniacale di soluzione di HCl a titolo noto e alcune gocce di indicatore che viri a pH acido (rosso metile o verde bromocresolo).
Si controlla che i giunti di raccordo siano perfettamente chiusi, si inizia a riscaldare la soluzione del campione e contemporaneamente si addiziona lentamente la soluzione di NaOH al 30% mantenendo una blanda ebollizione; durante la distillazione il contenuto del pallone deve sempre rimanere nettamente basico (la fenolftaleina resta rosa e non si deve decolorare). La base forte sposta la base debole dal suo sale, quindi si libera ammoniaca gassosa e vapor acqueo:
reazione 1) NH4+ + NaOH(aq)

NH3(g) + H2O(g)
L'ammoniaca resta un gas, mente il vapor acqueo condensa passando attraverso il refrigerante e vengono raccolti nella beuta contenente la soluzione standard di HCl, dove avviene quest'altra reazione:
reazione 2) NH3(g) + HCl(aq)

NH4+ + Cl-
L'HCl in eccesso, cioè non reagito con l'NH3 distillata, viene retrotitolato con una soluzione di NaOH a titolo noto fino al viraggio dell'indicatore utilizzato:
reazione 3) HCl(aq) + NaOH(aq)

NaCl(aq) + H2O(l)
Nonostante quest'ultima sia una reazione acido forte-base forte, l'indicatore utilizzato non può essere fenolftaleina perché nel distillato è presente anche lo ione ammonio (acido debole) formatosi nella reazione 2) che potrebbe reagire con l'NaOH utilizzata nella retrotitolazione.
Al punto equivalente:
mol NH3 = mol HCl totali - mol NaOH
mol NH3 = mol NH4+ presenti nel campione in esame
Esistono oggi dei distillatori in corrente di vapore che permettono di rendere molto più veloce la distillazione dell'ammoniaca.
La determinazione dell'azoto proteico prevede un trattamento preliminare del campione organico (-NH2) con H2SO4 conc, K2SO4 e catalizzatore con prolungata ebollizione. In questo caso il carbonio viene trasformato in CO2 e H2O, i sali presenti nel campione in solfati e l'azoto proteico (-NH2) in (NH4)2SO4. Il resto del procedimento è identico a quello descritto.
Se nel campione in esame è presente anche azoto ammoniacale il risultato che si ottiene è l'azoto totale: proteico + ammoniacale.
Le retotitolazioni si eseguono anche nell'analisi volumetrica con EDTA, AgNO3, KMnO4, Na2S2O3 e I2.