ARPA e analisi dell'aria

Myttex Forum ha chiuso definitivamente. Non è più possibile inviare messaggi, ma il contenuto è ancora consultabile in questo archivio.

quimico

2012-08-01 12:05

Non sapevo dove mettere la discussione né che titolo di preciso dare, quindi per ora faccio così, poi al massimo si sposta e si cambia titolo. Chiedo a Moreno e a chi se ne intende sicuramente più di me in materia. Da mesi ormai nel mio paese in provincia di Como l'aria verso sera e fino a circa le 3 di notte si fa irrespirabile, tanto da obbligare noi cittadini in piena estate a chiudere le finestre. Sono abituato a odori sgradevoli e il mio naso si è fatto fino, come si dice... Ma questi odori, che tra l'altro cambiano di volta in volta, sono insopportabili, e non salutari. Forse ad un certo punto del sonno ci si abitua e non ci si fa più caso. Il sindaco e l'amministrazione comunale dicono che non ci possono far niente, che è tutto a posto, rimangono sul vago e dicono di ricevere spesso rapporti dell'ARPA e dell'ASL. Tutto ok. Mi chiedo alcune cose: - I rapporti dell'ARPA sono pubblici, consultabili dai cittadini? - È possibili richiederli in quanto cittadini all'ARPA? - Che analisi si possono fare? Dove posso documentarmi? Secondo noi questi rapporti non esistono, ma sono solo voci dette giusto per calmare gli animi. Anche perché è da tempo che chiediamo ulteriori informazioni ma nada. Grazie mille! Saluti...

MarcoA

2012-08-01 17:32

Innanzitutto sappi che se esiste un atto pubblico (la maniera con cui le pubbliche amministrazioni operano e si esprimono) esso non è direttamente accessibile ma gli interessati (e questo è il tuo caso) hanno il diritto di fare un accesso agli atti. Di norma però non è una cosa così semplice per il comune cittadino, sopratutto in un contesto complicato come quello ambientale. Il problema principale che vedo è che devi sapere cosa cercare: credo di non sbagliare se dico che non esiste un atto relativo all'aria in generale, ma una serie di analisi svolte per zona (centraline automatiche) oppure sugli scarichi di un'azienda. Esiste sicuramente un piano di miglioramento della qualità dell'aria nella zona, ma sarà generico e comunque steso preventivamente, quindi rischia di essere fuorviante, anzi, se contenesse degli accenni al problema probabilmente esso sarebbe già stato risolto. Non vorrei comunque adentrarmi troppo nei meandri della Pubblica Amministrazione, prima di averti dato un consiglio fondamentale: individua la causa dell'odore, e cerca di capire la natura della sostanza che lo genera. Relativamente a questo "generatore di odori" potrebbero esistere già delle analisi della qualità delle emissioni. Se così non fosse, sarà più facile far intervenire le autorità per eseguirli. Potresti fare un esposto al sindaco (che è più sensibile sulle cose del proprio comune), magari facendoti forza con le firme dei vicini: un esposto è quell'atto con cui i cittadini segnalano alla Pubblica Amministrazione un evento e ne chiedono l'intervento. Siccome la Pubblica Amministrazione è un grosso bestione (con tutto il rispetto parlando), molto forte, ma a volte troppo goffo, non sempre riesce a muoversi e a centrare il problema, sarebbe secondo me il caso di circostanziare il più possibile l'evento ed individuarne delle possibili cause. Il fatto che si verifichi sempre ad una data ora del giorno (anche anche nei week end???) mi fa pensare ad un'attività umana, per esempio una fabbrica che spegne a fine turno gli impianti e si verificano dei rilasci massivi di sostanza in forma gassosa. Se così non fosse bisognerebbe spiegare il perchè della periodicità ricorrente. Per esempio, alcune applicazioni industriali su cui lavoro prevedono l'utilizzo di acqua in ciclo chiuso, che, se non opportunamente trattata con battericidi, emette odori molto sgradevoli. Se fosse questo il caso però servirebbero grandi volumi di acqua in ricircolo (diciamo diverse decine di mq). Il tuo naso fino di chimico ti aiuterà a comprendere la natura della sostanza (prodotti della putrefazione, sostanze chimiche ecc, irritazione delle mucose ecc). Se descrivi meglio l'odore a qualcuno potrebbe venire in mente un suggerimento su che tipo di fonte possa generarlo. Poi dovresti individuare la zona interessata e stimando per esempio la direzione e l'intensità del vento (trovi le informazioni sui meteo), almeno per circoscrivere l'area da cui proviene.

I seguenti utenti ringraziano MarcoA per questo messaggio: quimico

Mario

2012-08-01 18:37

Il suo caso ha parecchie similitudini con quello che abbiamo a Torino.

Provi a dare un'occhiata qui: http://www.quotidianopiemontese.it/2011/10/04/ancora-ondate-di-puzza-a-torino-nord-ovest/

Si renderà conto della complessità del problema e di come il cittadino conti poco di fronte allo strapotere dei poteri forti.

saluti

Mario

I seguenti utenti ringraziano Mario per questo messaggio: quimico

MarcoA

2012-08-01 18:46

Non volevo metterla in questi termini, ma le mie dita mentre elaboravano il messaggio prudevano per farlo. Purtroppo quimico devi cercare di capire con chi hai a che fare per valutare a priori le chance. Se hai a che fare con un impianto di trattamento rifiuti o con una grande azienda sarà difficile spuntarla. Probabilmente lo stesso vale se hai contro una grande azienda, ma in altri casi la soluzione potrebbe essere alla portata.

I seguenti utenti ringraziano MarcoA per questo messaggio: quimico

Dott.MorenoZolghetti

2012-08-01 18:52

Sì, come giustamente detto da MarcoA, l'accesso non è consentito al privato come tale, ma possono facilmnete accedere altre P.A. come il Comune o la Provincia. Solitamente le emissioni di fumi o di odori molesti è materia di competenza della Polizia Municipale, che dopo comunicazione dei privati cittadini, fa intervenire l'ARPA. L'ARPA monitorizza puntualmente la situazione ambientale per i gas inquinanti con apposite centraline, ma questo ha nulla a che vedere con il tuo problema.

Quando lavoravo all'ARPA mi capitò per le mani un caso d'inquinamento ambientale...beh tutto fu tenuto sotto il massimo riserbo, fino a quando un giornalista fu informato (con una soffiata...) dei fatti...da quel momento le analisi diventarono di pubblico dominio, anche se con appositi filtri attenuatori...

I seguenti utenti ringraziano Dott.MorenoZolghetti per questo messaggio: quimico

quimico

2012-08-01 22:06

Le fonti di "inquinamento" sono diverse o almeno così a noi cittadini pare: - una porcilaia - un'azienda di rendering (trattamento ossa animali) - un'azienda che fa compost - ??? Non sappiamo più che pesci pigliare. La Municipale non ha fatto niente, l'ARPA a quanto ho appreso stasera ha detto che non c'è niente di illegale o simili... Penso che ci dovremo tenere la puzza... Anche se bene non penso faccia. Vi terrò informati. Grazie delle risposte.

Dott.MorenoZolghetti

2012-08-02 17:02

Allora, per la porcilaia nessun particolare obbligo, salvo lo smaltimento dei liquami (è previsto anche lo spandimento su terreno agricolo...quindi...) che non può avvenire nel collettore fognario direttamente, ma previa riduzione del carico organico.

Per l'azienda del compost (trattamento dei rifiuti urbani "umidi";-) nessuna restrizione, salvo eventuali abbattitori di polveri. Solitamente si cerca di collocare tali strutture lontano dai centri abitati, ma d'estate con le finestre aperte e il caldo...

Per l'azienda che lavora le ossa animali qualche prescrizione c'è, ma è molto complesso dimostrare che questa lavorazione sia la causa del disagio. Ho avuto modo di visitare (una decina di anni fa) un'azienda simile (di cui non faccio il nome) e posso dire che la gente di Cinzano (CN) si sopportava (ora non so se sia ancora così) profumi non proprio "normali". In certe ore del giorno mi sembrava di essere in sala sattoria tra cadaveri putrefatti. Queste aziende devono avere filtri per i fumi/vapori, e sistemi di depurazione/condizionamento dell'aria espulsa, ma solo in determinati punti dello stabilimento. Il resto è al vento!

I seguenti utenti ringraziano Dott.MorenoZolghetti per questo messaggio: quimico

MarcoA

2012-08-02 18:41

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

[...]In certe ore del giorno mi sembrava di essere in sala sattoria tra cadaveri putrefatti.[...]

Credo tu intenda le ore calde del giorno, non la mattina ne la sera, e tantomeno le "fresche ore notturne". Perchè di notte? Le perdite temporanee e cicliche è frequente siano collegate a particolari momenti della lavorazione,per esempio all'accensione (si movimenta un fluido in cui sia in corso una fermentazione anaerobica, maleodorante dopo ore di stasi), oppure allo spegnimento (per rilascio di gas prima rimossi dall'impianto).

Dovresti capire quale delle tre attività è in funzione nel lasso di tempo coincidente e precedente. Questo ti potrebbe aiutare a capire ed eventualmente spiegare alla PA dove cercare le cause.

Su che estensione è percepibile l'evento? Quanti nella zona se ne lamentano.

Si verifica quando il vento spira in tutte le direzioni? E quando c'è bonaccia si verifica?

Zanotti

2012-09-06 12:42

quimico ha scritto:

Le fonti di "inquinamento" sono diverse o almeno così a noi cittadini pare:

- una porcilaia

...

Ho lavorato per 8 anni per un mangimificio con annessa porcilaia.

C'è poco da fare, l'odore di suini è molto persistente e se si stanno facendo pulizie dei box l'odore aumenta notevolmente raggiungendo il centro abitato.

Non c'è nessun "danno fisico" causato da tale olezzo, ma tant'è che sicuramente da fastidio.

Altra questione è lo sversamento e l'abbattimento del carico organico dei liquami, sopratutto quest'ultimo gestito tramite depuratore va fatto con determinati criteri e ci sono delle soglie minime per i parametri di ammonio, nitriti, nitrati, fosfati dell'acqua di scarico da tenere sotto controllo, criteri che vengono purtroppo spesso e volentieri ampiamente superati con conseguente inquinamento di fossi, terreni e persino falde acquifere.

I seguenti utenti ringraziano Zanotti per questo messaggio: quimico