Potassio clororenito

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marco the chemistry

2013-01-11 19:45

Come annunciato, ecco la sintesi del K2ReCl6, complesso esotico sia per il metallo in questione, sia per il colore verde smeraldo molto brillante e la lucentezza dei cristalli. La sintesi è lunga, ma tutto sommato abbastanza semplice da eseguire.

Materiali:

- Renio metallico

- Acido nitrico

- Potassio idrossido

- Sodio ipofosfito o acido ipofosforoso o qualsiasi altro ipofosfito alcalino

- Potassio cloruro

- Potassio ioduro

- Acido cloridrico 37%

- Etanolo, anche quello denaturato e decolorato va bene

Procedimento

Parte 1: Preparazione del KReO4

Prendendo spunto dalla sperimentazione di Max con il renio ho attaccato subito il metallo, che nel mio caso si presentava come un pellet di polvere metallica sinterizzata, con HNO3.

DSCF8725.JPG
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Si pone il metallo in un contenitore contenente circa 10ml di acqua e si comincia ad aggiunge l’HNO3 goccia a goccia, riscaldando un poco per favorire l’inizio della reazione. Quando l’effervescenza cessa si aggiunge l’altra goccia di HNO3. Questa procedura, un po’ lunga ci permette però di non contaminare troppo il prodotto con del KNO3.

DSCF8731.JPG
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Verso la fine dell’attacco la soluzione apparirà torbida e nera, è dovuto a particelle di renio sospese nella soluzione, per riscaldamento e aggiungendo anche una o due gocce di HNO3 conc. si dissolve tutto. A fine attacco la soluzione deve apparire perfettamente limpida e incolore. Si procede ora alla precipitazione del perennato potassico, poco solubile aggiungendo KOH in pastiglie direttamente nella soluzione, ne serve circa 1g. Portare fino ad ebollizione la soluzione per dissolvere tutto il precipitato formatosi (se non si dissolve aggiungere altra acqua distillata fino a completa dissoluzione a caldo). Per raffreddamento si depone il KReO4 in cristalli bianchi molto lucenti, il liquido sovrastante viene decantato (ma non scartato! È possibile recuperare altro KReO4, non ho ancora provato); i cristalli vengono lavati con EtOH e fatti essiccare.

Parte 2: sintesi di K2ReCl6

Comincio con il dire che ho trovato ben 3 sintesi diverse per questo complesso, ho cercato di prendere il meglio da ognuna di esse. Le prime due sintesi le ho trovate su Inorganic Syntheses nei volume 1 pag 178 e volume 7 pag 189, la terza nel PDF allegato al post.

Operare sempre all’aperto e in giornate ben ventilate perché durante tutto il processo si sviluppano enormi quantità di HCl gassoso.

Porre 2g di KReO4 e 0,5-0,6g di KCl in 100ml di HCl 37% e agitare fino a quando tutto il solido non si dissolve. Preparare da parte una soluzione di 8g di NaH2PO2 monoidrato in 10 ml di acqua e aggiungere 5 ml di HCl conc. (questo è in sostituzione dei 10ml di H3PO2 al 50%) . Ho fatto una media fra le quantità utilizzate dalle ultime due fonti. Aggiungere ora la soluzione di H3PO2 a quella di KReO4 e portare ad ebollizione (che andrà mantenuta fino a riduzione completata). Aggiungere anche una punta di spatola di KI solido. Questa aggiunta di KI è un’idea mia, leggendo la prima sintesi si evince che la reazione è veloce, mentre negli altri due casi è molto lenta, quindi ho provato questa metodica, che sembra funzionare, in 20 minuti tutto il perennato è stato ridotto e si può procedere alla cristallizzazione. A riduzione completa la soluzione deve apparire verde smeraldo. Non si ha sviluppo di iodio elementare perché l’ipofosfito è in eccesso e riduce immediatamente l’alogeno. Non è stato usato KI stechiometrico perché la reazione conduce anche a prodotti secondari e la purificazione allunga ancora di più la sintesi e a porta a perdite ulteriori di prodotto. Bollire (sempre all’aperto!!) fino a raggiungere un volume di circa 50ml e lasciar cristallizzare il tutto in un luogo tranquillo e fresco (magari con trappola di NaOH per assorbire l’HCl sviluppato durante il raffreddamento). Il prodotto pian piano cristallizzerà sotto forma di cristalli verdi smeraldo molto lucenti. Dopo una notte di riposo il surnatante viene separato e i cristalli lavati con 5 porzioni di etanolo per eliminare tutto l’acido residuo ed essiccati all'aria.

http://imageshack.us/photo/my-images/593/dscf8740.jpg/

DSCF8740.JPG
DSCF8740.JPG

Mi dispiace non avere molte foto, ma dubitavo della riuscita della seconda parte della sintesi.

Ho ancora da parte circa 2g di KReO4 e sto valutando se procedere anche alla sintesi dell’esabromo complesso, che forma cristalli rosso scuro, o tenermi il KReO4.

K2ReCl6.pdf
K2ReCl6.pdf

I seguenti utenti ringraziano marco the chemistry per questo messaggio: fosgene, al-ham-bic, Mario, Christian, Dott.MorenoZolghetti, quimico, ale93, Guns n'Roses, Rusty, Max Fritz, oberon, rock.angel

ale93

2013-01-11 21:53

Molto interessante! Ottimo lavoro! Riguardo al KReO4[/Sub] ti consiglierei di tenerne metà e utilizzare il resto per produrre l'esabromo!

marco the chemistry

2013-01-12 16:59

Grazie a tutti! Ale credo che lo userò tutto e mi prenderò altro Re...mi piace questo metallo....asd Comunque prima devo farmi HBr azeotropo e Ba(H2PO2)2 per farmi l'acido ipofosforoso ed evitare di riempire la soluzione di sodio....L'HBr è in preparazione, per il secondo devo cercare di capire quanto è carbonatata la mia barite e piccole cosucce che mi chiarirò rileggendo bene il Brauer...

quimico

2013-01-12 17:57

HBr azeotropo? *Si guarda intorno*

marco the chemistry

2013-01-12 18:10

Quello che bolle a 122°C, serve per la sintesi di K2ReBr6.

Christian

2013-01-12 21:24

quimico ha scritto:

HBr azeotropo? *Si guarda intorno*

E' la soluzione acquosa al 48% di HBr che bolle nell'intervallo 122-123°C.

quimico

2013-01-13 08:29

Avevo intuito... Usata milioni di volte, anche se io prediligo, visto il mio lavoro, HBr 33% in AcOH.