Stampa a colori casalinga

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willylorbo

2013-02-26 18:16

Per curiosità qualcuno ha esperienza di stampa a colori? Dicono sia molto difficile farla in casa, ma magari qualche chimico con un po' di buona manualità è riuscito a combinare qualcosa. Per quanto mi riguarda, ho un kit pronto a casa ma devo ancora cimentarmi...

NaClO3

2013-02-26 18:56

Ma per stampa cosa intendi, con quale processo, macchinario etcc?? Un po' più di dettagli non farebbero male, qua non siamo nè i tuoi galoppini, nè indovini, vè?

willylorbo

2013-02-27 23:00

NaClO3 ha scritto:

Ma per stampa cosa intendi, con quale processo, macchinario etcc??

Un po' più di dettagli non farebbero male, qua non siamo nè i tuoi galoppini, nè indovini, vè?

Scusa non ho specificato perché pensavo ci fosse una nutrita sezione dedicata alla stampa analogica, devo aver letto male il numero dei post nella sezione fotografia, o averli scambiati con quelli della sezione di chimica organica. Credo cancellerò questo thread a questo punto, mi sono dedicato ad un piccolo contributo nella sezione di chimica ;-)...

Rusty

2013-02-27 23:24

Se vuoi puoi iniziare tu a dare qualche contributo, o raccontare esperienze che hai avuto, sicuramente ci sono utenti che gradirebbero (me compreso). Io purtroppo ho avuto esperienze moltissimi anni fa' solo con sviluppo di rullini B/N Ilford e Agfa... poca roba, mi ricordo il tank caricato a buio totale, i bagni del kit della Ilford (sviluppo, fissaggio), e poco piu'.

-Sandro-

2013-09-26 12:01

Posso rispondere io, anche se con qualche mese di ritardo sul topic perché mi sono iscritto da poco e solo ora ho notato la sezione.

Per la stampa a colori in casa, intendendo stampa NON digitale, possiamo operare una distinzione:

-Stampa da negativo a colori

-Stampa da diapositiva.

Nel primo occorre un kit di prodotti denominato commercialmente RA4 (e la relativa carta).

Esso è composto da uno sviluppo cromogeno (prima fase) e da una sbianca-fissaggio (seconda fase).

E' indispensabile operare ad una temperatura costante in bagno termostatico (tipicamente 30°C o 38°C) per evitare l'insorgere di dominanti di colore o errori nello sviluppo.

Inoltre l'agitazione dei bagni deve essere continua.

Occorre quindi una sviluppatrice che nelle versioni amatoriali è composta da una vasca termostatica dove a bagno maria si conservano i cilindri con i bagni (sviluppo e sbianca-fissaggio) e dei contenitori con l'acqua per i risciaqui intermedi (anch'essa deve essere alla temperatura dei bagni), e dove un motore farà ruotare il tamburo con la stampa (o le pellicole).

La ditta Jobo, tedesca, è stata la maggiore produttrice di queste sviluppatrici amatoriali. Oggi una di queste sul mercato dell'usato oscilla tra i duecento ed i quattrocento euro.

Senza la sviluppatrice il compito è più arduo, ma non impossibile, ma è difficile avere costanza di risultato.

La procedura operativa consiste nel porre il negativo nell'ingranditore, ed in totale oscurità proiettarlo sulla carta da stampa (che deve essere carta colore per processo RA4), poi fare due provini: il primo per l'esposizione, il secondo per le filtrature di colore.

Acquisita l'esperienza da stampa solitamente questi due provini bastano, ma agli inizi se ne fanno molti di più.

Dopo aver impressionato la carta con l'ingranditore, in totale oscurità occorre mettere il foglio di carta nel tamburo della sviluppatrice, che deve avere ovviamente dimensioni adeguate per contenere il foglio.

A questo punto si può accendere la luce perché il tamburo è dotato di una trappola che permette di caricare e scaricare i liquidi dei bagni senza infiltrazioni di luce.

Quindi si fa il primo bagno (sviluppo cromogeno) solitamente della durata di 45 secondi, e poi il bagno di sbianca-fissaggio, di identica durata. Solitamente per una stampa 20x30 è necessario preparare mezzo litro di soluzioni, che durerà per 2-3 provini e per la stampa finale.

Infine un lavaggio di dieci minuti e poi l'asciugatura.

Per quanto riguarda invece la stampa diretta da diapositiva occorre usare il materiale (carta e chimici) Ilfochrome della Ilford (già Cibachrome). I procedimenti solo gli stessi, ma le filtrature saranno opposte (si stampa da un positivo) ed i bagni sono 3, sviluppo-sbianca-fissaggio.