Donne e delitti

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Mario

2014-04-16 18:59

Prendendo lo spunto da un recente post dove la discussione, incentrata sulle problematiche di esecuzione del test di Marsh, si è poi spostata sulla vedova LaFarge, mi è balzato in mente un non casuale legame tra femmine e chimica, di natura chiaramente illegale, intriso di crudeltà e perfidia, solitamente motivato dalla bramosia di denaro e dalla prospettiva di modificare il proprio status sociale rimuovendo l'unico ostacolo che lo impedisce.

Ecco allora un opportuno suggerimento letterario che bene descrive i caratteri, le ambizioni e sopratutto l'uso di quell'arma discreta e silenziosa, infida e mortale come solo le femmine sanno essere.

Scritto da una donna (chi altri?), la brava Cinzia Tani (tra l'altro è anche Cavaliere al merito della Repubblica) affronta nel suo libro "Assassine" secoli di delitti femminili e lo fa senza sconti di sorta, dipingendo un mondo assolutamente trasponibile nel nostro quotidiano.

Leggetelo al più presto voi incauti maschi in cerca dell'anima gemella, speranzosi di cadere tra le loro braccia, senza accorgervi che finirete nelle loro mani.

saluti

Mario

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Dott.MorenoZolghetti

2014-04-16 19:12

Mani e braccia non sono poi così lontane... ;-)

Aggiungo alla lettura, se stimolati dal genere, di Alexandre Dumas padre "L'avvelenatrice", un racconto storico d'indubbio gusto noir ottocentesco. Lo potete reperire anche con il titolo di "La Marchesa di Brinvilliers".

MaXiMo

2014-04-28 07:38

Mario ha scritto:

......, speranzosi di cadere tra le loro braccia, senza accorgervi che finirete nelle loro mani.

saluti

Mario

Io sono sempre stato speranzoso di cadere dentro le loro cosce...le mani poi..non sempre le hanno allungate sulla tasca con il portafogli....ma questa è un'altra storia....

Magari in fine..oramai sfianchiti, provati e debilitati si finisce tra le loro mani.....infine però

Mario

2014-04-28 17:35

Praticamente non conosco femmina che non abbia mai tentato di allungare le mani sul portafoglio del maschio di turno. In genere il misfatto si situa a metà tra la destrezza e la circonvenzione d'incapace, in quanto l'uomo non è più nelle condizioni di intendere e reagire di sua volontà di fronte alle subdole avances del gentil sesso.

Se mai mi capitasse di dover scegliere, a tarda sera e in una via poco illuminata, tra l'imbattermi in un ladro o in una femmina, ebbene, non avrei dubbi sulla scelta del male minore.

Il primo ti potrebbe intimare "o la borsa o la vita", mentre la seconda di certo ti prenderebbe entrambe.

saluti

Mario

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