Addensamento di liquido disossidante e fosfatante

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Alps

2018-02-27 06:20

Ciao a tutti!

Dovrei trattare delle vecchie lamiere zincate ondulate che fanno da copertura ad un capannone. Alcune di queste presentano delle aree arrugginite e pertanto mi sono procurato un disossidante, fosfatante e decappante che si trova comunemente in commercio. La composizione chimica riportata sulla scheda è la seguente: Acido Ortofosforico 75% CAS 7664-38-2- Isotridecanolo etossilato CAS 69011-36-5- Lauril-diachil-metil-ammonio cloruro CAS 22340-01-8 EINECS 224-921-8.

Come potrete immaginare, il liquido tende a scendere sulla parte concava dove ristagna e causa quella che, se non vado errato, prende il nome di fosfatazione.

Ecco, l'ideale sarebbe che ciò avvenisse anche nella restante parte che presenta una certa pendenza ma occorrerebbe addensare in qualche modo questo liquido, in maniera tale che possa esercitare i suoi effetti grazie ad una più prolungata permanenza sulla parte dove tende a scivolare.

Sapreste indicarmi qualcosa da aggiungere per renderlo più denso, accennando anche alle proporzioni rispetto a tale prodotto?

Grazie per il prezioso aiuto!

NaClO

2018-02-27 23:21

Non credo vada bene, ma la prima cosa che mi viene in mente è la gomma arabica. La usavano anche per gli inchiostri ferrogallici...

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Alps

2018-02-27 23:53

Grazie per il suggerimento, NaCIO!

Tentare non nuoce... magari faccio la prova con una piccola quantità e vedo come reagisce. Potrebbero averla le farmacie e le erboristerie?

NaClO

2018-02-28 08:06

Credo di sì... eventualmente vai su ebay, la Zeus dovrebbe averla ad un prezzo non eccessivo. So che viene usata in restauro, potresti cercare in uno di questi negozi.

Il mio timore è che con l’acido fosforico possa idrolizzare.

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Roberto

2018-02-28 09:01

Alps, in questi casi userei un materiale inerte come la sabbia fine, bentonite, rendendo l'insieme della consistenza "fangosa"

sufficiente ad aderire sulle superfici, mentre i prodotti liquidi agiscono.

Attento pero al peso, essendo una tettoia considerane la quantità in base alla densità, puoi sempre agire per zone.

Un altro sistema, non chimico, è di usare un lenzuolo imbevuto, anch'esso per capillarità potrà portare il reagente anche nei punti 

più inaccessibili.

Come NaClO anchio ho dei dubbi sulla gomma arabica in quanto prima cosa si scioglie maluccio in solventi polari, si usa infatti in soluzione alcolica,

e poi credo interferisca isolando fisicamente le zone a contatto diminuendo l'efficacia.

Se invece volessi fare una gelatina potresti usare la cellulosa da TLC ma credo in questo caso ti convenga sostituire le lamiere con altre

in acciaio inox bordate d'oro per quanto ti verrebbe a costare.  :-D

Ossequi Roberto.

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Alps

2018-02-28 15:51

Ottimo! Mi procuro questa bentonite allora! Andrà bene quella granulare che si usa per le lettiere dei gatti? E poi, per il mio scopo, meglio quelle agglomeranti a base di bentonite oppure quelle non agglomeranti (dette assorbenti) a base di sepiolite (conosco questa particolare argilla, non so se ne vengono usate anche altre nella categoria delle lettiere assorbenti)? L'ideale sarebbe stendere questa "pappetta" con un pennello. Quindi, quale andrebbe meglio?

Roberto

2018-03-01 08:55

Fai delle prove puoi usare la lettiera la puoi macinare o usare mescolata insieme all'argilla o alla sabbia  le dosi sperimentale tu, essendo materiali inerti in questo caso non occorre usare proporzioni stechiometriche ma solo fisiche aggiungi e miscela finché la "pappetta" avrà ottenuto la consistenza voluta. P.S. Una volta lavato via il fosfatante ci passerei un prodotto a protezione, so che per questi casi vendevano una miscela di bitume e alluminio oppure la classica base grigia antiruggine. Roberto.

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Alps

2018-03-02 15:31

Perfetto! Ottimi suggerimenti, Roberto!

Mi rimane soltanto un piccolo dubbio... Prima di stendere una vernice antiruggine, non sarebbe il caso di applicare una soluzione acquosa con bicarbonato di sodio (quello ad uso alimentare) per neutralizzare completamente l'acido fosforico (evitando che si formi o permanga la classica patina giallognola)? Se sì, l'1% di bicarbonato di sodio può andar bene? O meglio più concentrato?

E poi questa patina giallognola non dovrebbe essere altro se non ossido di ferro (quindi ruggine!), mi sbaglio?

Potrebbe essere questa la sequenza corretta‭?

-Fosfatante,

-lavaggio con acqua,

-applicazione acqua con bicarbonato di sodio,

-lavaggio finale con acqua

Roberto

2018-03-02 19:29

No non tratterei con basi anche se deboli come NaHCO3, la fosfatazione conferisce uno strato di 5-10 µm che il bicarbonato potrebbe 

togliere.

Quello strato iniziale giallo di Fe2(OH)3 infatti  cambia di colore a nero o marrone scuro dopo la fosfatazione, 

per toglier l'eccesso di acido, è sufficiente l'acqua e far asciugare bene, questo è valido anche sulla zincatura.

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Alps

2018-03-04 17:16

Capisco... la mia preoccupazione derivava dalla possibile interferenza tra l'eventuale azione residuale dell'acido fosforico (residuale dopo un semplice lavaggio con acqua) e la vernice antiruggine da stendere sopra. Non vorrei che cominci a sfogliarsi dopo poco tempo.

Mi sembra di aver fatto caso comunque che il prodotto che devo usare (includente altri 2 componenti oltre all'acido fosforico) tende a sciogliere la ruggine. Viene catalogato come disossidante e disincrostante, anche se su internet molti lo chiamano fosfatante.

Ecco, in questo caso, qualora l'effetto dell'applicazione di tale prodotto (grazie al mix di bentonite che lo rende più denso e quindi capace di aggrapparsi alle parti convesse della lamiera ondulata) sia la completa disossidazione della superficie, non sarebbe il caso di eliminare i residui acidi che farebbero di nuovo e rapidamente ingiallire (ossido di ferro) la superficie ferrosa?

Per questo motivo, dopo un accurato lavaggio con semplice acqua, mi veniva in mente di applicare il bicarbonato di sodio per neutralizzare l'azione residuale del prodotto. Alcuni suggeriscono la soda caustica ma ho saputo che bisogna star attenti a non eccedere con le dosi, mentre con il bicarbonato non ci dovrebbero essere controindicazioni. Tuttavia, non saprei se il bicarbonato ha la stessa efficacia della più potente soda caustica. Dico questo perché tempo fa usai un prodotto analogo e dopo la disossidazione applicai il bicarbonato in acqua (se non ricordo male al 3%) con il risultato che la patina giallognola creatasi per effetto dell'applicazione di quel prodotto (che aveva ovviamente sciolto la ruggine), permaneva nonostante un accurato lavaggio con acqua seguito da nebulizzazione di acqua+bicarbonato.

Ad ogni modo, piuttosto che usare la soda caustica, preferirei aumentare la concentrazione di bicarbonato o al limite una leggera carteggiata laddove permanga questo ingiallimento.

Tra l'altro, ricordo che in quell'occasione lasciai agire la soluzione acquosa con bicarbonato fino al naturale asciugamento (ritornai dopo qualche ora) e notai qua e là i residui bianchi del bicarbonato, pur permanendo ancora quella patina giallognola. Forse avrei dovuto subito sfregare con una spugna la soluzione appena nebulizzata, per poi sciacquare con acqua ed eventualmente ripetere l'applicazione nebulizzata di acqua+bicarbonato.

Il fatto poi è che diluire con acqua tali disossidanti per renderli meno aggressivi (e quindi con meno possibilità di ingiallire la superficie per via degli effetti residui) non mi convince: preferisco che agiscano più efficacemente possibile, essendo piuttosto consistente la ruggine che devo togliere in quest'occasione sulle lamiere. Si tratta a questo punto più che altro di scegliere la sostanza e la dose più opportuna per neutralizzare gli acidi residui.

Io sarei per il bicarbonato di sodio ma ho qualche dubbio sulla relativa concentrazione.