Olium

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CiccioForaggio

2023-02-21 22:56

Che ne dite se voglio fare l'olium di vetriolo (acido solforico) come facevano gli antichi chimici alchimisti?

Prendo al consorzio solfato di ferro, lo scaldo più che posso in un recipiente apposito e raccolgo dall'altra parte l'olium.

La reazione è questa (sono abbastanza sicuro):

O  + 2 FeSO4/7H2O = H2SO4 + Fe2O3 + SO3 + 6 H2O

Acido solforico con dentro SO3 è l'olium!

L'ossigeno lo prendo dall'aria gratis, l'acqua anche che sta dentro il solfato.

Questa volta non parlo di filtrare le palline di elettroni ma di una cosa semplice che di sicuro funziona visto che lo facevano nel medioevo.

Giusto? Ciao da CF.

FLaCaTa100

2023-02-22 07:42

Ciao,

il nome corretto è Oleum.

La tua procedura funziona su carta ma sperimentalmente dovresti poi distillare l'acido solforico che risulterebbe impuro di ossido di ferro e acqua. Poi come entra l'ossigeno (occhio che nella reazione va indicato come O2 non come O)? Potrebbero anche averlo fatto così nel medioevo ma che purezza ottenevano? Hai tutta l'attrezzatura che serve? Dispositivi di sicurezza? Sono tutte domande da porsi prima di intraprendere una sintesi.

La soluzione migliore sarebbe far gocciolare l'acido solforico su P2O5 per produrre la SO3 che verrà fatta solidificare in palloncino tenuto in ghiaccio. A questa si aggiunge H2SO4 per produrre l'oleum. Ti sconsiglio di metterti a fare questa sintesi: i reagenti in in gioco sono molto pericolosi ed inoltre serve un'apparecchiatura adeguata come avrai capito. Ci sono molte sintesi facili e non pericolose che puoi provare prima.

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CiccioForaggio

2023-02-22 15:33

Ho capito che neanche questo esperimento va bene.

Ma vado a prendere acido solforico per produrre acido solforico?

E questo P2O5 dove lo prendo? I chimici alchimisti distillavano il vetriolo e veniva fuori un liquido (olEum) che non aveva dentro nè solidi (ossido di ferro) nè acqua, quindi puro per loro e che anche per me va bene.

Perchè dici che sono pericolosi i reagenti? Il solfato lo vendono ai consorzi per darlo ai fiori o dove serve, ne hanno sacchi da mezzi quintali e nessuno si è mai fatto male.

L'unico pericolo che vedo è che lo strumento deve essere bello robusto in tutti i sensi per resistere al calore e al liquido corrosivo, ma se lo facevano mille anni fa perchè non posso farlo adesso?

Se l'ossigeno entra (si capisce che è dall'aria!) come O2 e non come O allora non tornano più i conti dei numeri a destra e a sinistra della reazione e questo tutti dicono che è sbagliato.

Ho precisato meglio e ciao ancora da CiccioF.

EdoB

2023-02-22 16:03

Gli alchimisti assaggiavano le sostanze che producevano, perché non posso farlo anche io? Non è che non posso, è che rischio di farmi molto male o morire (proprio come succedeva agli alchimisti). Se qualche cosa si faceva nel passato, non significa che sia intelligente/sicuro/comodo/facile da fare oggi. L’anidride solforica è una sostanza estremamente corrosiva che senza problemi distrugge un paio di guanti in nitrile al contatto. Mi sembra molto ambizioso voler replicare un’esperienza del genere quando non si sa nemmeno bilanciare una reazione o non si sa la differenza tra O e O2. Magari riesci a ottenere quello che vuoi senza nemmeno farti male, ma perché rischiare così tanto? Mi aggiungo alla lista di chi ti sconsiglia di provare quello che hai proposto. Il metodo con l’anidride fosforica è relativamente più sicuro solo perché si lavora a temperature più basse, ma i rischi associati alla formazione di SO3 sono gli stessi.

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FLaCaTa100

2023-02-22 16:24

CiccioForaggio ha scritto:

Ho capito che neanche questo esperimento va bene.

Ma vado a prendere acido solforico per produrre acido solforico?

E questo P2O5 dove lo prendo? I chimici alchimisti distillavano il vetriolo e veniva fuori un liquido (olEum) che non aveva dentro nè solidi (ossido di ferro) nè acqua, quindi puro per loro e che anche per me va bene.

Perchè dici che sono pericolosi i reagenti? Il solfato lo vendono ai consorzi per darlo ai fiori o dove serve, ne hanno sacchi da mezzi quintali e nessuno si è mai fatto male.

L'unico pericolo che vedo è che lo strumento deve essere bello robusto in tutti i sensi per resistere al calore e al liquido corrosivo, ma se lo facevano mille anni fa perchè non posso farlo adesso?

Se l'ossigeno entra (si capisce che è dall'aria!) come O2 e non come O allora non tornano più i conti dei numeri a destra e a sinistra della reazione e questo tutti dicono che è sbagliato.

Ho precisato meglio e ciao ancora da CiccioF.

L' acido solforico lo usi per produrre SO3 che poi va aggiunta ad altro acido solforico.

P2O5 è un forte disidratante che si può comprare nei negozi che vendono reagenti chimici.

Certo il solfato ferroso non è pericoloso ma le alte temperature a cui devi lavorare e H2SO4/SO3 che si formano lo sono! Come hai detto tu serve un apparecchio per la distillazione, lo hai? Funziona? Regge le condizioni di esercizio previste?

L' ossigeno atmosferico esiste come molecola O2 e quindi come tale deve utilizzarlo per fare i conti. La conversione da SO2 a SO3 è una reazione di equilibrio, significa che non ottieni quantitativamente SO3. 

Riepeto sicuramente l'hanno eseguita anticamente questa sintesi ma come ottenevano il prodotto (sequenza di operazioni) e con che purezza sopratutto.

Il forum è pieno di sintesi anche molto più soddisfacenti di questa e senza pericoli annessi.

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luigi_67

2023-02-23 08:41

Non capisco perché uno debba imbarcarsi in situazioni difficili e anche pericolose quando la conoscenza della materia è prossima allo zero... forse proprio perché non si sa, si sottovalutano i rischi e le difficoltà di alcune operazioni. Mi permetterei di dire poi, ammesso che uno voglia replicare 'sta cosa e ammettendo di riuscirci, con l'oleum poi che ci fai? non è un reagente di uso comunissimo, almeno nelle reazioni e sintesi che uno potrebbe fare a casa e come detto risulta anche pericoloso da conservare, manipolare e utilizzare.

Io ti consiglierei, proprio in virtù delle tue scarse conoscenze in materia, di seguire strade già percorse da altri in sicurezza: il forum è pieno di sintesi, alcune anche semplici: inizia con quelle, avrai la doppia soddisfazione di ottenere un risultato e imparare qualcosa se approfondirai il "perché" avviene. Credo che questo sia l'approccio giusto, oltre naturalmente a studiare almeno i principi di base della chimica.

Dato che come ha detto EdoB qualcuno ha già assaggiato i composti chimici, possiamo evitare di farlo oggi e lavorare sull'esperienza di chi in passato ha rischiato la vita (e spesso l'ha persa) per farlo.

Un saluto

Luigi

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