Sintesi del dipiridiniodio nitrato (I)

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TheChef

2011-02-10 20:16

Sulla falsa riga di Max mi sono adoperato per una sintesi di un complesso che prevede l'utilizzo della piridina, tuttavia portando ad una diversa natura del complesso. Reagenti necessari: Argento nitrato http://it.wikipedia.org/wiki/Nitrato_d%27argento :preicoloambiente: Piridina http://it.wikipedia.org/wiki/Piridina :tossico: Cloroformio http://it.wikipedia.org/wiki/Cloroformio :irritante: Iodio http://it.wikipedia.org/wiki/Iodio Etere etilico http://it.wikipedia.org/wiki/Etere_etilico :infiammabile: Sintesi: 1,7g di Argento nitrato vengono disciolti in 5ml di Piridinina tramite agitazione magnetica, nota TUTTI i processi che prevedono l'utilizzo della piridina vengono svolti sotto cappa,sebbene ciò appestare il laboratorio è quasi inevitabile. (:tossico: ) Si ottiene una soluzione limpida di colore giallo paglierino. Si prepara da parte una soluzione di 2,5g di Iodio in 50ml di cloroformio, la dissoluzione è lenta, si consiglia l'agitazione magnetica. Molto lentamente la soluzione di Iodio viene aggiunta goccia a goccia con un imbuto gocciolatore alla soluzione di argento in piridina, si nota la progressiva precipitazione di argento cloruro. La soluzione viene filtarta, ottenenedo una soluzione giallo paglierino più intenso che nella soluzione iniziale. A tale soluzione si aggiungono 50ml di Et2O, si separa sul fondo una fase debolmente arancione con un aspetto oleoso, la quale viene separata per decantazione dalla surnatante, aggiungendo altri 20ml di Et2O la suddetta fase oleosa diviene polverulenta e di colore giallo canarino. Si separa il tutto con filtarzione sottovuoto, si lava con etere e si pesa. Da notare infine che il composto non è attivo alla lampada di wood come il Max's.

I seguenti utenti ringraziano TheChef per questo messaggio: ale93, Max Fritz

ale93

2011-02-10 20:19

Bellissima sintesi! Complimenti *clap clap*

**R@dIo@TtIvO**

2011-02-10 21:23

Articolata! ;-) L'hai svolta tu in lab dell'università? o ? Scusa la domanda

TheChef

2011-02-10 21:36

**R@dIo@TtIvO** ha scritto:

Articolata! ;-) L'hai svolta tu in lab dell'università? o ? Scusa la domanda

Ciao, ho trovato il riferimento un pò per caso, e notando che cadeva a fagiolo con la Max's l'ho fatta per conto mio, con mezzi fortuiti, fuori dalla facoltà.

I seguenti utenti ringraziano TheChef per questo messaggio: **R@dIo@TtIvO**

Max Fritz

2011-02-10 21:50

Interessante! Esattamente come sarebbe la struttura del composto?

TheChef

2011-02-10 21:59

Max Fritz ha scritto:

Interessante! Esattamente come sarebbe la struttura del composto?

Non ho trovato molto a riguardo e sono un pò perplesso, ho pensato in questo modo:

http://dr-sein.com/CHE331L_2007/pyr2I_chemcraft.jpg

solo non ho altre conferme.

La molecola ha formula: [Ipy2]+[NO3]– quindi la cosa più curiosa è che lo iodio ha carica +1, è la prima volta che vedo l'amico viola in tale stato di ossidazione.

Max Fritz

2011-02-10 22:04

Intuitivamente mi sono immaginato anch'io qualcosa di molto simile... ma non sono sicurissimo che siano gli azoti a legarsi allo iodio... Potrebbe altresì trattarsi di una forma di questo tipo (I-N-C5H5-C5H5N)+ (NO3)-? Con i due anelli legati dal carbonio opposto all'azoto?

TheChef

2011-02-10 22:13

Max Fritz ha scritto:

Intuitivamente mi sono immaginato anch'io qualcosa di molto simile... ma non sono sicurissimo che siano gli azoti a legarsi allo iodio... Potrebbe altresì trattarsi di una forma di questo tipo (I-N-C5H5-C5H5N)+ (NO3)-? Con i due anelli legati dal carbonio opposto all'azoto?

non ho refernze per dire quale sia la giusta ipotesi, tuttavia penso che un legame carbonio carbonio sia piuttosto difficile da formare in questo modo...a mio avviso quello che è più probabile è piuttosto il sistema lineare proposto...

al-ham-bic

2011-02-10 22:30

TheChef ha scritto:

... lo iodio ha carica +1, è la prima volta che vedo l'amico viola in tale stato di ossidazione.

Ti sarà sfuggito, ma non è la prima volta che lo vedi!

Cloruro di iodio... Rolleyes

E gli instabili (ma esistenti in sol.) ipoioditi. Vedi che non è una novità ;-)

E per concludere senti senti un po' cosa dice nientemeno che il buon vecchio Bruni:

"il nitrato di I(Pyr)2NO3, in cloroformio, separa per elettrolisi iodio solo al catodo". O_O O_O

TheChef

2011-02-11 07:23

al-ham-bic ha scritto:

Ti sarà sfuggito, ma non è la prima volta che lo vedi!

Cloruro di iodio... Rolleyes

E gli instabili (ma esistenti in sol.) ipoioditi. Vedi che non è una novità ;-)

E per concludere senti senti un po' cosa dice nientemeno che il buon vecchio Bruni:

"il nitrato di I(Pyr)2NO3, in cloroformio, separa per elettrolisi iodio solo al catodo". O_O O_O

Vero ma non ho mai preparato ne visto nessuno di questi composti, ora una domanda di prassi, il cloruro di iodio, è stabile?

Beefcotto87

2011-02-11 07:40

Bello, ma ci sarebbe da correggere il titolo ;-) Io direi che va in organica assieme a quello di Max :-P

quimico

2011-02-11 11:08

interessante correggi il titolo, non si può vedere asd non vi spaventi lo iodio sia +1 come ha detto al-ham-bic I+ si trova anche in ICl e altri composti dello iodio

TheChef

2011-02-11 11:49

quimico ha scritto:

interessante

correggi il titolo, non si può vedere asd

non vi spaventi lo iodio sia +1

come ha detto al-ham-bic I+ si trova anche in ICl e altri composti dello iodio

ma di persona avete mai maneggiato ICl?

khem8

2011-02-11 17:19

TheChef ha scritto:

Non ho trovato molto a riguardo e sono un pò perplesso, ho pensato in questo modo:

http://dr-sein.com/CHE331L_2007/pyr2I_chemcraft.jpg

solo non ho altre conferme.

La molecola ha formula: [Ipy2]+[NO3]– quindi la cosa più curiosa è che lo iodio ha carica +1, è la prima volta che vedo l'amico viola in tale stato di ossidazione.

La molecola è esattamente così, si può stabilizzare I(I) anche con i carbeni di Arduengo, in cui il legame C-I-C è lineare

untitled.jpg
untitled.jpg

Si riesce a stabilizzare anche I(III) volendo

I seguenti utenti ringraziano khem8 per questo messaggio: TheChef

al-ham-bic

2011-02-11 20:26

khem8 ha scritto:

...la molecola è esattamente così...

Esattamente così? Ma dov'è la piridina?

Al massimo sarà simile!

xChef: ICl è stabile (come può esserlo *Si guarda intorno* ) ma comunque si conserva in fiala chiusa.

khem8

2011-02-11 20:58

al-ham-bic ha scritto:

Esattamente così? Ma dov'è la piridina?

Al massimo sarà simile!

xChef: ICl è stabile (come può esserlo *Si guarda intorno* ) ma comunque si conserva in fiala chiusa.

Non mi sono spiegato bene, intendevo:

La molecola [Ipy2]+ è esattamente così come è riportata nel link indicato da TheChef, ovvero questo: http://dr-sein.com/CHE331L_2007/pyr2I_chemcraft.jpg

Similmente si può stabilizzare lo I(I) anche con i carbeni di Arduengo, così come si può vedere invece nell'immagine che ho allegato

Adesso è più chiaro?

quimico

2011-02-11 23:02

io sì, per iodurare non ricordo cosa e me lo sono fatto...

Mario

2014-07-13 13:29

Ho ripetuto questa insolita sintesi visto che le foto non sono più visibili ed anche per aggiungere qualche dettaglio mancante/errato.

Sintesi del bipiridiniodio nitrato

Nota: in considerazione del costo dei reattivi ho optato per una sintesi su piccola scala. L'importante era averne la giusta quantità per documentare e fare un paio di test.

Pesare 170 mg di argento nitrato e trasferirli in una piccola provetta munita di tappo. Aggiungere 0,50 mL di piridina e disciogliere il tutto con l’aiuto di una piccola ancoretta magnetica.

In un’altra provetta provvista di chiusura e guarnizione in PTFE aggiungere 0,25 g di iodio in polvere e 5,0 mL di cloroformio. La dissoluzione è facilitata da un moderato riscaldamento (40 °C) e agitazione con ancoretta teflonata.

Aggiungere la soluzione di iodio a quella contenente la piridina mediante una pipetta Pasteur e sotto continua agitazione. Si osserverà una decolorazione dello iodio e la contemporanea formazione di un precipitato giallo di argento ioduro.

Lasciare decantare,

http://www.imagestime.com/show.php/961161_P7020057.JPG.html

poi filtrare attraverso un batuffolo di ovatta inserita nel gambo di un piccolo imbuto. Trasferire il filtrato in un provettone da 25 mL, add 5 mL etere etilico, chiudere e agitare. Si separa quasi subito un precipitato giallo che in parte aderirà sulle pareti del provettone.

http://www.imagestime.com/show.php/961162_P7020059.JPG.html

Attendere 20 minuti, poi raffreddare il provettone in acqua ghiacciata. Decantare la fase organica e lavare il solido giallo due volte con pochissimo etere etilico, raffreddando sempre esternamente con acqua ghiacciata. Evaporare le tracce di etere etilico residuo in stufa a 50 °C. Si ottiene una polvere color giallo-arancio del prodotto.

http://www.imagestime.com/show.php/961163_IPy2NO3.jpg.html

Conservare in essiccatore.

resa=0,25 g

Per dimostrare la reattività di questa sostanza in ambiente acido e alcalino e il suo comportamento redox con lo ione ioduro si agisce come segue:

In un vetrino d’orologio si pone 1,0 ml di HCl 6M e una piccola punta di spatola del prodotto. La soluzione si colora appena in giallino.

Poi si introduce un piccolo cristallo di KI. Si ha subito separazione di iodio.

I(Py)2NO3 + I- + 2H+ ==> I2 + 2(Py)H+ + NO3-

In un altro vetrino si prepara una soluzione con 0,25 g di KOH in circa 0,8 g d’acqua. Poi si aggiunge la solita punta di spatola del prodotto. La polvere diventa di colore rosso ma rimane insolubile. Poi ancora un piccolo cristallo di KI. Agitando la soluzione il solido presente passa in soluzione senza praticamente reagire.

http://www.imagestime.com/show.php/961165_IPy2NO3HClKOHKI.jpg.html

saluti

Mario

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