Archeologia industriale

Myttex Forum ha chiuso definitivamente. Non è più possibile inviare messaggi, ma il contenuto è ancora consultabile in questo archivio.

arkypita

2012-02-19 17:27

Ieri invece che sfogare le gambe con la solita camminata in montagna ho optato per un giro in bici. Lungo il tragitto sono passato in un paesino (Clanezzo, BG) dove sapevo esserci il rudere di un vecchio maglio ad acqua. Ne ho approfittato per fare un esplorazione ed un reportage fotografico.

A pochi centinaia di metri dal maglio vi è una centrale idroelettrica in disuso, anche qui ho fatto qualche foto.


NaClO3

2012-02-19 18:17

Ma le foto sono messe nell'ordine contrario dell'originaria descrizione.

Davvero affascinante l'archeologia industriale, vicino al paesello dei miei nonni, in provincia di CO, scorre il fiume Rezzo, a poche centinaia di metri dalla sua foce nel Ceresio fu costruita ad inizio '900 una bellissima centrale idroelettrica, oggi in disuso.

Non ci sono mai penetrato all'interno, avrei voluto ma da soli meglio di no.

Bellissimi i canali di cemento che dagli scarichi a saracinesca fluiscono nel torrente principale.

C'è anche una antica ferrovia, le cui traversine furono impiegate dai contadini locali per costruire palizzate.

Esistono ancora le case cantoniere, gli antichi tracciati smantellati e le stupende gallerie, un mio pontano parente vi lavorava come macchinista:

http://www.ferrovieinrete.com/menaggio_porlezza.htm

TheChef

2012-02-19 19:16

Che macchina/ottiche possiedi? Mi piace molto quella del gancio.

arkypita

2012-02-19 20:45

TheChef ha scritto:

Che macchina/ottiche possiedi? Mi piace molto quella del gancio.

Uso una Nikon D3000, che è la reflex più economica di questo produttore.

Per tutte le foto di questa escursione ho usato un 50mm f/1.8 che sulla digitale equivale a circa un 70mm. E' un obiettivo che dà grandi soddisfazioni. Da quando ce l'ho fotografo quasi solo con quello!

Le macro del crocus (fiore) sono state fatte montando un filtro close-up. Il risultato è accettabile ma si possono notare evidenti aberrazioni cromatiche sui bordi dei petali, e la nitidezza non è proprio il massimo.

Possiedo anche un 18-200 f/3.5-5.6 ma pesa troppo per quando viaggio leggero.


NaClO3 ha scritto:

Ma le foto sono messe nell'ordine contrario dell'originaria descrizione.

E' vero, purtroppo il messaggio che avevo scritto ieri si è cancellato e oggi imageshack mi dava i link in ordine cronologico inverso. Riordinarle manualmente sarebbe stato uno sbattimento eccessivo.

NaClO3 ha scritto:

C'è anche una antica ferrovia, le cui traversine furono impiegate dai contadini locali per costruire palizzate.

Esistono ancora le case cantoniere, gli antichi tracciati smantellati e le stupende gallerie, un mio pontano parente vi lavorava come macchinista:

http://www.ferrovieinrete.com/menaggio_porlezza.htm

Qui da me negli anni 50-60 hanno fatto la furbata di rimuoverle tutte, visto il boom della mobilità su strada. Adesso le stanno ripristinando una ad una come linee tranviarie per ovviare al problema dell'inquinamento e del traffico.

L'Italia è piena di queste storie, basta girare un po'. Un luogo che mi ispira tantissimo andare a visitare è la città fantasma di Consonno. Consonno è un paesino della brianza dove una volta fu costruito una las vegas all'italiana, un grande luna-park che cadde rapidamente in disuso.

NaClO3

2012-02-19 21:22

Stupenda, non ne avevo mai sentito parlare, sembra davvero un posto misterioso e attualmente covo di drogati.

Comunque, da sempre, affascinano i luoghi abbandonati, soprattutto moderni.

Dott.MorenoZolghetti

2012-02-20 18:58

L'unica cosa che mi ha emozionato è il tralcio di vite già potato.

Mi ha fatto ricordare l'infanzia... ;-)

I seguenti utenti ringraziano Dott.MorenoZolghetti per questo messaggio: arkypita

arkypita

2012-02-20 22:40

Dott.MorenoZolghetti ha scritto:

L'unica cosa che mi ha emozionato è il tralcio di vite già potato.

Mi ha fatto ricordare l'infanzia... ;-)

Il tralcio di vite...

Durante il viaggio ho incontrato un vecchietto intento alla potatura e non gli ho negato due chiacchiere. Mi raccontava del suo vigneto di merlot da 18 mila piante e di una vita passata a coltivar la terra e delle gambe che ormai non lo reggono più.

Pover'uomo, così disilluso sul futuro di questo mondo da fare i complimenti a me per il semplice fatto che me ne andavo in giro in bici e lo stavo ad ascoltare. Mi ha fatto tenerezza.

Dott.MorenoZolghetti

2012-02-21 19:35

Eh già! Persone che da sole hanno fatto grande questo nostro Paese. Poi sono venute le multinazionali, le banche e le compagnie di assicurazione. E ora andiamo con le pezze al culo, ma profumiamo di signori.

arwain

2012-02-21 20:35

Davvero splendide queste foto. Specialmente i particolari ossidati, una resa visiva magnifica. Scusa la domanda, ma tali apparecchiature sono abbandonate in questo modo senza esser sigillate?. Non vi e neppure un lucchetto, apprezzo la tua audacia ma possono essere posti pericolanti. Però è bello vedere che ci sono ancora persone che escono in bici, si soffermano ad osservare le cose. In questa società della fretta e del tutto subito.