Ricerca dei nitriti nelle acque

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Dott.MorenoZolghetti

2014-03-10 19:31

Un metodo alternativo, rispetto alla classica e sensibilissima reazione di Griess del 1879, è quello proposto da Pavelka nel 1930. Il procedimento è semplicissimo e non richiede sostanze cancerogene, di rapida inerpretazione e molto sensibile. Ha un difetto poco piacevole: non è specifica per i nitriti, ma risente dell'interferenza da ossidanti. Nell'acqua quindi non vi devono essere alogeni, ipocloriti, perossidi (specie di idrogeno), permanganati, manganati, cromati, iodati, bromati, clorati, perclorati, Hg (II) e Fe (III). Nell'acqua destinata al consumo umano, l'unico interferente è il ferro. A questo proposito lo stesso Pavelka ha posto rimedio, modificando il procedimento originale.

Reattivi:

- acido ortofosforico 10% in acqua,

- apomorfina in sostanza,

- sodio acetato in sostanza,

- acetato di etile

Modo di operare:

A 3 mL di acqua in esame, posta in un tubo da saggio, si addizionano 250 uL di acido ortofosforico e si mescola, poi si aggiunge una punta di spatola di acetato sodico e a seguire, dopo dissoluzione del sale, 5 mg di apomorfina. Si mescola e si scalda lentamente su fiamma, fino a ebollizione. Si lascia raffeddare spontaneamente e si versano in provetta 500 uL di acetato di etile. Si tappa e si agita vigorosamente. Se nel campione erano presenti nitriti, lo strato organico (superiore) è tinto in violetto.

Nitrati e acido nitrico non interferiscono. L'acido fosforico maschera l'interferenza da Fe (III).

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Mario

2014-03-10 20:23

Mi sorgono spontanee alcune domande:

- visto il nome, è un reagente accessibile ai comuni mortali?

- si deve usare la base libera o va altrettanto bene il cloridrato?

- qual'è il meccanismo che porta alla formazione del colore?

- che sensibilità ha il test?

saluti

Mario

Dott.MorenoZolghetti

2014-03-11 21:25

Il nome non inganna, essendo ottenuta per riscaldamento di morfina e acido cloridrico conc., in autoclave. E' un potentissimo emetico, molto tossico e quindi, di fatto, non impiegato in terapia medica. Si utilizza con maggiore tranquillità l'emetina contenuta nella tintura di ipecacuana.

Nonostante i natali, l'apomorfina è in libera vendita, ma è considerata un tossico.

Non mi è mai capitato di incontrare la base libera, ma sempre e soltanto il cloridrato emiidrato. Direi che quello va benissimo.

Il meccanismo esatto non è noto. Si sa che si sviluppa (lentamente) un colore verde-bluastro da soluzione tamponate con acetato sodico, estraibile con etile acetato, cloroformio e altro comuni solventi organci, ai quali viene conferito un colore viola intenso. Se la reazione è condotta in ambiente acido, il colore che si sviluppa (velocemente) è rosso-bruno.

Quello che si può supporre è una reazione di ossidazione, ma non credo ci sia molto altro di noto. L'acido nitrico in effetti, se usato puro sulla sostanza (senza il tampone), origina una colorazione rosso-porpora, cosa che non avviene in presenza di tampone acetato-acido acetico (pH 4-5).

Sulla sensibilità, il Pavelka parla di 1:15.000.000 in 5 mL di soluzione. Per fare un confronto, la reazione di Griess ha come sensibilità 1:3.000.000 su 50 uL. E poi che dire... ciascuno tira acqua al suo mulino. ;-)

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quimico

2014-03-11 22:41

Stavo per scriverlo io. Quando studiai gli alcaloidi, mi ricordo che mi chiesero all'esame tutta una serie di reazioni tra cui c'era anche questa. E ricordo che è una molecola tossica e che è un forte emetico.

Sempre vista come cloridrato emiidrato. Non penso la vendano come base libera, ma si può ottenere.

Trovo sia un tipo di chimica MOLTO interessante questa.

Mario

2014-03-12 17:25

Ancora un'informazione.

Ha avuto modo di farlo per davvero questo test?

E in caso positivo, potrebbe postare qualche immagine?

grazie

Mario

Dott.MorenoZolghetti

2014-03-12 17:54

Lo feci per diletto, ma non ho immagini. Lo potrei rifare, ma devo vedere in che stato è l'apomorfina, perchè il vero problema dell'alcaloide in questione, non è tanto la difficile reperibilità, ma la sua instabilità all'ossigeno atmosferico. Lo si nota dal colore che rapidamente passa da grigio cenere a verdognolo, sempre più scuro, fino ad apparire quasi nero. Se così fosse, ne dovrei ricomprare un po'. Per il resto l'apomorfina è completamente inutile. Meglio la reazione secondo Griess o quella con l'indolo. Vi terrò informati.

Dott.MorenoZolghetti

2014-03-23 16:17

Ho ancora un po' di prodotto, ma è ormai "ossidato". Provvederò a riacquistare la sostanza e vi proporrò qualche foto. Nulla di eccezionale, comunque, solo per mostrarvi che esiste. ;-)

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