thechemicalsistem
2009-12-20 18:45
fino a qualche tempo fa, quando ancora nn esistevano in commercio le fotocamere digitali, ricordo che si portava dal fotografo il rullino per svilluppare le foto... poi si andava a ritirare il giorno dopo le fotografie dove ti lasciavano anche i negativi...
ora, cosa sono realmente quei negativi??...sfruttano sempre il principio dell'AgNO3??
ciao...
le pellicole fotografiche si basano su emulsioni (gelatine emulsionate) in cui vengono incorporati cristalli di argento alogenato.
gli alogeni più comuni sono il bromuro e lo ioduro, talvolta anche il cloruro, in genere combinati tra loro in modo molto complesso.
mentre nelle pellicole bianco nero (classiche, quelle moderne non più) l'immagine sul negativo è fatta di argento metallico, nelle pellicole a colori, argento funge da agente fotosensibile.
durante lo sviluppo vengono liberati dei coloranti (copulanti) che produrrano poi un negaatico (o una diapositiva) a colori.
l'argento in queste pellicole viene rimosso dal bagno di sbianca, pertanto nei negativi a colori sviluppati di argento non ce n'è più.
il nitrato di argento, viene inpiegato nella produzione delle pellicole, facendo poi precipitare i suoi alogeni in modo controllato.
bè, non volevi il nitrato d'argento? ti prendi 500 rullini nuovi e in qualche modo arcano te lo estrai dovresti fare 5-6g... penso ti convenga ^^
thechemicalsistem
2009-12-21 12:27
e invece nelle lastre quelle per i raggi x???
fino a qualche tempo fa erano a base d'argento, oramai i laboratori si stanno tutti riconvertendo in digitale con film a secco.
un supporto molto interessate.
è una pellicola foto sensibile che si sviluppa con il calore.
la sto stidiando meglio per vedere se posso usarlo in qualche modo
ma davvero affascinante.
thechemicalsistem
2009-12-21 14:13
quindi dalle vechie lastre volendo si potrebbe estrarre argento??
certo... per l'esattezza dal bagno di fissaggio.